Muro del groviglio

«Ogni committenza è sempre tentata di costruire in modo sbrigativo e in economia. Ogni manovalanza è abituata a eseguire operazioni su progetti chiari e definitivi. Il mio modo di procedere, che non ama discutere più di tanto le idee che man mano vado elaborando spesso con ripensamenti suscita commenti sconcertanti, e nel migliore dei casi, ironici e divertiti. Come quando dichiaro che è sempre il muro a decidere, e non sempre il muro parla chiaro, ha bisogno di tempo. – Il muro ci deve pensare! – Dicevano gli operai fingendo una loro complicità con il muro».
Maria Lai, aprile 1992

Memore dell’esperienza a Castelnuovo di Farfa dove, alla fine degli anni Novanta, aveva realizzato l’intervento Preambolo (1999) sulla rampa che conduce all’ingresso del Museo dell’Olio della Sabina, anche a Ulassai, nel 2004, Maria Lai incide, su un muro in cemento ancora fresco, citazioni tratte da Miele Amaro (Vallecchi Editore, 1954) di Salvatore Cambosu e alcune riflessioni personali sull’arte che tramite dei grovigli di segni, apparentemente casuali, si propagano lungo tutto il perimetro del muro.